- Febbraio 11, 2021
- by Valentina Crimaldi
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- Prep Time30 minuti
- Cook Time4 minuti + tempi di lievitazione
- View19.191
I frati fritti sofficissimi sono un dolce sardo tipico del Carnevale. E sebbene questa festa arrivi a Febbraio, già dopo Natale si sente la voglia di friggere. La parola d’ordine quando si pensa a questi dolce è proprio “frittura”, seguita da “morbidezza”. I frati fritti sono ciambelline dorate, dall’impasto soffice e leggero, che si tuffano nell’olio caldo e gonfiando creano la classica riga chiara al centro, per poi essere passate nello zucchero e divorate in men che non si dica.
Si chiamano così perché il buco delle ciambelline ricorda la chierica dei frati, mentre la riga al centro richiama il cordone che lega il loro saio.
Il nome sardo è Para frittus, e molti li chiamano fatti fritti, ma non è certo il nome a cambiare il risultato. Questi sono irresistibili e vale la pena di prepararli non solo a Carnevale, per la felicità di grandi e piccoli.
Qualche tempo fa, girovagando su un social, ho visto un video che mi ha colpito. Durava pochi secondi ma si vedevano mani esperte che davano vita ai frati fritti in una maniera che non avevo ancora visto, senza stendere l’impasto, il quale tra l’altro risultava molto morbido. Le mani erano di Silvia Pala, donna sarda appassionata e di mestiere. Mi sono fidata della sua ricetta e mi ha consentito di utilizzarla e pubblicarla.
E’ chiaro che per arrivare alla sua maestrìa ce ne vuole, ma proverò a spiegarvi come ho replicato la sua ricetta, stando alle indicazioni delle sue dosi, ma facendo un po’ a modo mio. Il risultato mi ha lasciato più che soddisfatta.
Perchè adoro questa ricetta…
Seguendo questa ricetta sentirete che profumo! Già subito dopo aver impastato i frati fritti la cucina viene pervasa da un odore forte di agrumi. Infatti si utilizza la buccia del limone e dell’arancia. Per tutta la durata della lievitazione questi aromi accentuano il desiderio di mangiare i dolci e rendono difficile l’attesa, ma ci vuole pazienza, la lievitazione è fondamentale per la buona riuscita, e bisogna darle tutto il tempo necessario.
Se siete in possesso di una planetaria vi consiglio caldamente di servirvene per l’impasto, in quanto deve essere incordato bene e lavorarlo a mano non è semplice, risultando appiccicoso e molliccio. Io ho voluto provare a mano e mi sono servita di due spatole per lavorarlo un po’ sul tagliere, con qualche difficoltà, ma alla fine sono riuscita nell’intento.
Vi mostro tutto nel video seguente, e vi spiego i passaggi tra poco. Intanto fatemi dire un ultima cosa: mangiare i frati fritti ancora caldi è un’emozione difficile da spiegare. Si sciolgono in bocca, sprigionano molto profumo ed è difficile fermarsi. Rimpinzatevi subito a dovere dopo la faticaccia, senza aspettare troppo, perché da freddi tenderanno un po’ ad asciugarsi.
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Ingredients
Directions



Per preparare l'impasto e agevolare il lavoro utilizzate una planetaria e fate lavorare fin quando l'impasto non incorda bene staccandosi dalle pareti. Impastando invece a mano io ho disposto la farina a fontana. Al centro ho sciolto il lievito di birra sbriciolato con una parte del latte previsto, tiepido ma non troppo caldo, e lo zucchero. Ho lavorato con una mano per sciogliere bene, poi aggiunto le due uova intere, la vaniglia, la buccia grattugiata del limone e dell'arancia, un pizzico di sale. Ho impastato unendo a poco a poco il restante latte e infine il burro morbido. Ne risulta un impasto tutt'altro che sodo, un po' difficile da lavorare attaccandosi alle mani, per questo lo sposto su un piano di lavoro e utilizzo due spatole per lavorarlo meglio inglobando aria e facendo delle pieghe. Rimetto l'impasto nella ciotola, copro con della pellicola e faccio lievitare in forno spento ma con luce accesa per minimo due ore, meglio se passano 3 ore. Alla fine di questa attesa l'impasto avrà triplicato il suo volume e formato tante bollicine.


Vista la delicatezza e la morbidezza dell'impasto tolgo la pellicola delicatamente e lo prelevo con un cucchiaio. Ogni cucchiaio colmo di impasto (circa 60 g di peso) sarà una ciambellina. Lascio cadere l'impasto un vassoio con della farina, lo lavoro pirlando (arrotondandolo per ottenere una sfera liscia) e infine metto un dito al centro e lascio ruotare la ciambellina che così avrà il classico buco. Posiziono i frati fritti su una teglia coperta da carta forno, distanti tra loro. Terminato l'impasto sposto le teglie di nuovo nel forno spento con luce accesa per lievitare ancora un'ora o comunque fino al raddoppio.


Trascorso questo tempo ecco i frati fritti pronti per andare in cottura. Poiché toccarli significherebbe rovinarne la forma e sgonfiarli, taglio la carta forno in tanti quadrati, uno per ciascuna ciambella, quindi quando l'olio in padella sarà caldo, inserisco le ciambelle direttamente con la carta, che farò scivolare da sotto dopo qualche secondo in olio. Durante la cottura giro i frati fritti solo una volta, per farli dorare da ambo i lati formando la riga bianca al centro, che segna appunto il livello dell'olio. La temperatura non deve essere molto alta altrimenti anneriscono subito, ma nemmeno bassa, perché risulterebbero unti. Appena dorate le ciambelline possono essere tirate fuori, senza schiacciarle, e appoggiate su carta assorbente. Ancora calde le passo nello zucchero semolato.


Ciò che colpisce di questi frati fritti è la leggerezza. Tenere una ciambella in mano dà l'impressione di toccare una nuvola. Il profumo degli agrumi regala una sensazione di beatitudine, e ancora calde sono di una morbidezza incredibile! Entro qualche ora l'impasto tenderà ad asciugarsi, pur rimanendo morbido. Mangiateli subito! E fatemi sapere cosa ne pensate!
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Frati fritti sofficissimi, senza stendere impasto
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Per preparare l'impasto e agevolare il lavoro utilizzate una planetaria e fate lavorare fin quando l'impasto non incorda bene staccandosi dalle pareti. Impastando invece a mano io ho disposto la farina a fontana. Al centro ho sciolto il lievito di birra sbriciolato con una parte del latte previsto, tiepido ma non troppo caldo, e lo zucchero. Ho lavorato con una mano per sciogliere bene, poi aggiunto le due uova intere, la vaniglia, la buccia grattugiata del limone e dell'arancia, un pizzico di sale. Ho impastato unendo a poco a poco il restante latte e infine il burro morbido. Ne risulta un impasto tutt'altro che sodo, un po' difficile da lavorare attaccandosi alle mani, per questo lo sposto su un piano di lavoro e utilizzo due spatole per lavorarlo meglio inglobando aria e facendo delle pieghe. Rimetto l'impasto nella ciotola, copro con della pellicola e faccio lievitare in forno spento ma con luce accesa per minimo due ore, meglio se passano 3 ore. Alla fine di questa attesa l'impasto avrà triplicato il suo volume e formato tante bollicine.


Vista la delicatezza e la morbidezza dell'impasto tolgo la pellicola delicatamente e lo prelevo con un cucchiaio. Ogni cucchiaio colmo di impasto (circa 60 g di peso) sarà una ciambellina. Lascio cadere l'impasto un vassoio con della farina, lo lavoro pirlando (arrotondandolo per ottenere una sfera liscia) e infine metto un dito al centro e lascio ruotare la ciambellina che così avrà il classico buco. Posiziono i frati fritti su una teglia coperta da carta forno, distanti tra loro. Terminato l'impasto sposto le teglie di nuovo nel forno spento con luce accesa per lievitare ancora un'ora o comunque fino al raddoppio.


Trascorso questo tempo ecco i frati fritti pronti per andare in cottura. Poiché toccarli significherebbe rovinarne la forma e sgonfiarli, taglio la carta forno in tanti quadrati, uno per ciascuna ciambella, quindi quando l'olio in padella sarà caldo, inserisco le ciambelle direttamente con la carta, che farò scivolare da sotto dopo qualche secondo in olio. Durante la cottura giro i frati fritti solo una volta, per farli dorare da ambo i lati formando la riga bianca al centro, che segna appunto il livello dell'olio. La temperatura non deve essere molto alta altrimenti anneriscono subito, ma nemmeno bassa, perché risulterebbero unti. Appena dorate le ciambelline possono essere tirate fuori, senza schiacciarle, e appoggiate su carta assorbente. Ancora calde le passo nello zucchero semolato.


Ciò che colpisce di questi frati fritti è la leggerezza. Tenere una ciambella in mano dà l'impressione di toccare una nuvola. Il profumo degli agrumi regala una sensazione di beatitudine, e ancora calde sono di una morbidezza incredibile! Entro qualche ora l'impasto tenderà ad asciugarsi, pur rimanendo morbido. Mangiateli subito! E fatemi sapere cosa ne pensate!
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